SUBIACO - Nell'ambito del progetto "Prevenzione e riduzione dei danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole" il Parco Naturale dei Monti Simbruini sta provvedendo a consegnare in questi giorni un ulteriore quantitativo di ritenzioni fisse agli agricoltori che ne hanno fatto richiesta negli anni passati e che sono stati inseriti in una apposita graduatoria. Le recinzioni servono soprattutto alla gestione dei pascoli e possono essere tuttavia utilizzate anche per proteggere le superfici agricole, allo scopo di limitare i danni causati dalla fauna selvatica.
«È un importante intervento attuato dal Parco dei Monti Simbruini -commenta il Direttore Alberto Foppoli- al fine di tutelare una coesistenza tra la comunità e la fauna selvatica. L'Ente Parco ha un ruolo importante nel gestire l'area verde più grande del Lazio, popolata da importanti esemplari di fauna selvatica, particolari produzioni agricoli che fanno parte della natura dei luoghi, e soprattutto la coabitazione dell'uomo in questi luoghi, unici nella loro bellezza storico-ambientale».
Già nel 2011 sono state assegnate 35 recinzioni fisse cui si aggiungono ulteriori 33 recinzioni che il personale agro-forestale sta continuando a consegnare in questi giorni. Il progetto, con la distribuzione delle recinzioni in comodato d'uso gratuito, oltre a ridurre gli indennizzi che l'Ente Parco deve concedere agli agricoltori che subiscono danni, mira anche ad abbassare il conflitto sociale che questi danni possono causare, permettendo di raggiungere, attraverso un percorso condiviso e virtuoso, la coesistenza di fauna selvatica e tradizioni agro-silvo pastorali.
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