ROMA - “Non c’è alcuna motivazione valida alla sospensione del servizio Ares 118 che si è avuto lo scorso Luglio a Ferentino. A pagare le spese di questi continui disservizi, sono sempre i cittadini, oltretutto nelle situazioni più delicate, come le emergenze sanitarie”.
“Lo scorso 26 luglio – continua Scalia - sulla strada Casilina nei pressi di Ferentino si è verificato un grave incidente stradale e per dare soccorso ai feriti sono partite due ambulanze dell’Ares 118, la prima da Alatri, l’altra da Anagni. Nello stesso giorno, nel centro storico della città di Ferentino, un anziano si è sentito male e per soccorrerlo, visto che il servizio Ares 118 a Ferentino quel giorno era stato inspiegabilmente sospeso, è dovuta partire una seconda auto medica da Alatri.
I disservizi riscontrati nelle postazioni Ares 118 di Alatri e Ferentino – continua - sembrerebbero causati non da una mancanza di personale ma piuttosto da una cattiva gestione e programmazione delle risorse disponibili. Da mesi ormai, i dipendenti dell’Ares 118 e le organizzazioni sindacali regionali denunciano la quasi totale assenza di mezzi medicalizzati nelle province, equipaggi da due unità anziché tre, come previsto dalla normativa vigente. E credo sia giunto il momento che la Regione intervenga sulle reali cause del disservizio e si preoccupi di trovare soluzioni. La Regione Lazio – conclude Scalia - continua a creare disagi sulla sanità, soprattutto nella nostra provincia e purtroppo, l’episodio di Ferentino, è solo l’ennesimo disservizio dovuto ad una gestione disastrosa del sistema dell’emergenza da parte di questo centrodestra”.
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