
«Le nuove tecnologie rappresentano un trampolino di lancio per lo sviluppo economico e culturale del nostro Paese. Se questo processo di informatizzazione è certamente più rapido nelle grandi città, anche i piccoli centri del Lazio, soprattutto quelli montani, devono poter essere messi nelle condizioni di procedere di pari passo.
L’intero programma, giunto alla fase conclusiva, nella sola provincia di Frosinone ha previsto la rilegatura in fibra ottica di 39 centrali telefoniche, coinvolgendo più di 40 Comuni per un investimento complessivo di circa 9 milioni di euro (fondi Stato/Regione) per la posa di poco più di 210 chilometri di fibra ottica. Dei 39 interventi previsti sul territorio 32 sono stati terminati ed i rimanenti 7 sono in fase di ultimazione.
A tal proposito, la scorsa settimana è stato effettuato, in territorio di Esperia, il collaudo di una tratta di 5 chilometri di fibra ottica che permetterà a oltre 1500 utenti di usufruire, in tempi brevi, dei servizi di collegamento ad internet in banda larga. Tutto questo è stato possibile grazie ai lavori previsti nell’ambito del progetto denominato ‘Banda Larga’, cofinanziato dalla Regione Lazio tramite fondi europei Por-Fesr 2007/2013.
Non possiamo permettere che la provincia di Frosinone rimanga indietro - ha continuato Abbruzzese - tanto più se consideriamo che questi interventi non hanno in alcun modo gravato sulle casse delle amministrazioni locali. Il progetto ‘Banda Larga’, oltre al Comune di Esperia, ha interessato anche altri centri del nostro territorio. Si tratta di municipalità che sono rientrate nel programma per lo sviluppo della banda larga grazie ad una serie di economie derivate dall’utilizzo di scavi meno invasivi. Sono infatti in via di ultimazione opere infrastrutturali che stanno interessando anche i Comuni di Veroli, Villa Latina e Arpino».
«Una banda larga diffusa, disponibile e a basso costo - ha concluso il presidente Abbruzzese - rappresenta oggi una condizione imprescindibile per far fiorire una serie di applicazioni anche nella sanità, nella sicurezza e naturalmente nell’accesso a internet a cittadini e imprese. Senza contare il fatto che un’espansione di questa piattaforma consentirebbe di risolvere anche una serie di problemi legati alla sostenibilità ambientale, come quello di migliorare l’efficienza energetica ricorrendo a fonti alternative per alimentare le infrastrutture presenti sul territorio».
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