FROSINONE - «Ho chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico di intervenire affinché la discussione sul futuro dello stabilimento Ilva di Patrica riprenda subito e giunga rapidamente ad una soluzione che consenta la ripresa dell'attività produttiva e la tutela dei livelli occupazionali», spiega Nazzareno Pilozzi, deputato del gruppo Libertà e Diritti (LED) dopo aver presentato una nuova interrogazione sulle sorti della struttura produttiva.
Il piano industriale presentato nei mesi scorsi da Ilva prevedeva la chiusura dello stabilimento ciociaro e la conseguente perdita del posto di lavoro da parte dei circa 70 dipendenti, molti dei quali giovani sotto i 35 anni.
Prima dell’estate però, sono giunte ad Ilva due proposte di acquisto dello stabilimento da parte di imprenditori locali, proposte che sono state oggetto di una prima valutazione e discussione in seno al Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito di tavoli istituzionali alla presenza e dei Sindacati e della Proprietà dell’Ilva.
«Ho partecipato personalmente all’ultimo tavolo dei primi giorni di agosto e Ilva si era impegnata a far valutare dal proprio Advisor le proposte di acquisto ma da allora sono passati 3 mesi e non è successo praticamente nulla.
È evidente che ogni giorno di ritardo nella discussione e nella definizione della vicenda, rende sempre più problematica la salvaguardia dell’integrità strutturale dello stabilimento e dei macchinari in esso presenti e, di conseguenza, il possibile mantenimento dei livelli occupazionali attuali e questo dobbiamo assolutamente scongiurarlo».
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