ROMA - «È passato giusto un anno da quando il Sottosegretario all’Ambiente, Marco Flavio Cirillo, in risposta ad una mia interpellanza dopo l’ennesimo incidente ambientale nella Valle del Sacco, ribadiva la correttezza del declassamento da Sito di Interesse nazionale a SIR, operata dal Ministero dell’Ambiente con lo sciagurato Decreto Clini», si legge in un comunicato a firma del deputato Nazzareno Pilozzi. «Oggi, dopo la sentenza del TAR Lazio che ha demolito quella scelta, possiamo affermare con forza che i cittadini, le Associazioni e le Istituzioni che gridavano la loro indignazione contro quella decisione, avevano ragione da vendere e che finalmente è stato riconosciuto il principio che l’inquinamento della Valle del Sacco è un tema di rilevanza nazionale che va affrontato e risolto una volta per tutte.
In quel frangente, in risposta alle considerazioni del Sottosegretario, tenni a ribadire che «su queste questioni, che sono le questioni ambientali e della salute dei cittadini, dobbiamo uscire da un linguaggio burocratese, da un linguaggio che ci dice che il combinato disposto di più decreti, di più articoli e di più commi messi lì solo per mistificare la realtà, ci danno la soluzione a tutto. Probabilmente chi ha firmato quel declassamento da un punto di vista legislativo è a posto, ma non credo che sia a posto con la sua coscienza».
Credo che quelle considerazioni siano oggi più che mai valide e che occorra superare la fase delle “parole” per passare a quella dei “fatti”.
Le risorse che la Regione Lazio ha opportunamente previsto nella nuova Programmazione dovranno affiancarsi all’azione decisa del Ministero, che mi auguro non voglia appellare la sentenza del Tar, e di tutte le istituzioni preposte alla definitiva bonifica dei terreni, presupposto imprescindibile per il tanto agognato rilancio economico di tutta l’area», conclude Pilozzi.
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