ROMA - È stato istituito presso la Regione Lazio, così come previsto dalla legge sugli enti, il Consiglio delle Autonomie Locali, comunemente denominato C.A.L.
L'organismo è composto da 40 consiglieri, tra membri di diritto e membri di natura elettiva.
Tra questi Achille Bellucci, commissario della XII Comunità Montana che ha sede a Veroli, ha raccolto il maggior numero di voti risultando prima dei tre Presidenti delle Comunità Montane risultati eletti per il nuovo mandato. Abbiamo rivolto al presidente Bellucci qualche domanda circa le
prospettive e le intenzioni per il suo nuovo e rilevante incarico.
Tra le varie funzioni, al CAL è attribuita la facoltà di proposta legislativa, soprattutto per quanto riguarda le funzioni da attribuire agli Enti locali ed il loro rapporto con la Regione. Oltre all'impegno di carattere generale, a quale territorio si rivolgerà principalmente la sua attenzione?
Chiaramente essendo stato eletto dai Presidenti delle Comunità Montane io mi darò da fare il più possibile perché questi Enti possano in qualche modo rappresentare per i territori montani un valore aggiunto e possano creare sviluppo ed occupazione sfruttando tutte le risorse che i medesimi territori hanno, e mi riferisco alla montagna ai borghi ai laghi all’agricoltura di qualità.
Essendo la Comunità montana un ente rivolto alle zone più svantaggiate, risulta estremamente importante che tali territori abbiano un rappresentante con una visione sovra comunale.
La mia esperienza amministrativa sul territorio e il lungo impegno presso la Comunità Montana saranno a disposizione in questa nuova esperienza.
Quali sono i punti e le problematiche che secondo lei, sulla base della sua questa esperienza politica, meritano di essere visti come priorità?
La prima cosa per la quale mi batterò e che sarà una mia priorità sarà quella di dare un impulso maggiore alle comunità Montane e di far si che questi Enti possano continuare a svolgere il lavoro che hanno e stanno svolgendo sui nostri territori, che ricordo sono territori classificati svantaggiati.
Si parla in questi giorni appunto di sopprimerli di trasformarli in Unione di comuni ma la verità che nessuno dice che sono Enti dove la spesa politica non esiste e dove noi presidenti operiamo solo per il bene dei cittadini senza percepire nessun emolumento. Vorrei sapere quale altro politico che riveste incarichi non percepisce emolumenti?
Noi lo facciamo perché crediamo in queste realtà e vogliamo bene ai nostri territori.
Anche per l’incarico nel CAL non sono previste indennità, salvo il rimborso spese per le singole convocazioni.
Che rilevanza ha oggi il CAL alla luce proprio delle riforme degli enti locali che prevedono l’abolizione di enti come le Comunità Montane e le Provincie?
Gli enti territoriali possono essere riorganizzati, ma non completamente abrogati, perché svolgono un ruolo importante di raccordo nell’amministrazione delle politiche locali. In luogo delle Comunità Montane è possibile che vengano organizzate delle Unioni di Comuni: anche di questo il CAL sarà chiamato a discutere e a dare il proprio contributo.
Il CAL si occupa proprio di come far funzionare nel modo migliore e di coordinare tra loro gli enti locali.
Politicamente, il centrodestra della Regione Lazio ha ottenuto una affermazione nel nuovo CAL: come giudica questo risultato e che impatto potrebbe avere la differente posizione politica rispetto alla maggioranza in Consiglio Regionale?
Il CAL non è un istituto strettamente politico, e anche in passato, quando era presidente la Renata Polverini per il centrodestra la presidenza del CAL era tenuta dall’attuale governatore Nicola Zingaretti, di centrosinistra.
Donato Robilotta, designato alla presidenza, è una persona in gamba e con una enorme esperienza amministrativa alle spalle, ed è senz’altro in grado di far funzionare il CAL nel modo migliore per poter arrivare a ottenere dei risultati utili per i cittadini.
Che durata avrà tale incarico?
La durata è la stessa del consiglio Regionale del Lazio.
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