FROSINONE - E' ormai guerra aperta alla ASL di Frosinone per la carica di dirigente tra l'ex Direttore sanitario facente funzioni Mauro Vicano (foto a sx) e il genrale in pensione, nominato Commissario, Vincenzo Suppa (foto a dx).
La Regione Lazio, proprio ieri, ha chiesto chiarezza al Tribunale del lavoro, che si era pronunciato nei giorni scorsi a favore del reintegro di Vicano, dopo il suo ricorso alla magistratira.
E proprio Vicano, forte di una sentenza del Tribunale amministrativo (TAR) che lo reintegrava al suo posto, ora si trova di nuovo messo in dubbio da un'altra sentenza, stavolta del Consiglio di Stato, che annullava la decisione del TAR confermando di fatto Suppa alla guida della ASL ciociara.
La situazione che si sta determinando alla ASL di Frosinone - conitnuano dalla Pisana - a causa di due diversi pronunciamenti, uno relativo al Consiglio di Stato massimo organo di giustizia amministrativa e l’altro del Tribunale del lavoro, rischia di generare una paralisi amministrativa con gravi conseguenze nell’azione di attuazione del piano di rientro.
Auspichiamo pertanto che venga superata questa situazione di confusione, garantendo la continuità amministrativa e gestionale della sanità in una provincia che, in questi anni, ha pagato un prezzo alto alla riorganizzazione del sistema. La Regione Lazio, applicando per la prima volta una recente norma regionale -conclude la nota - assumerà la difesa del Commissario ad acta Vincenzo Suppa.
Insomma, un braccio di ferro quello tra Vicano e Suppa che in qualsiasi azienda sarebbe fisiologico. Ma se si parla di azienda pubblica e per di più che gestisce la sanità, in aggiunta in provincia di Frosinone, la situazione da grottesca si trasforma in drammatica. Ospedali chiusi o che stanno chiudendo, disservizi, scioperi e disagi del personale, disorganizzazione e quotidiani calvari dei pazienti ciociari per le strutture della ASL di Frosinone, imporrebbero un comportamento diverso.
Molto diverso. Forse troppo.
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