FROSINONE - "La
decisione della Burgo di Sora di ricorrere alla Cassa integrazione per
150 lavoratori dopo la modifica del ciclo lavorativo aziendale, ci
preoccupa per le conseguenze che potrà avere su un territorio già in
gravissima difficoltà economica e sociale", questo il commento di
Nazzareno Pilozzi, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, sollecitato
dai sindacati CGIL e UIL presenti nello stabilimento sorano della
cartiera Burgo, dopo che l'azienda nei giorni scorsi aveva comunicato
alle maestranze la sua intenzione di rivedere la turnazione dei lavori.
"Non
comprendo i motivi di questa decisione anche perché mi risulta che la
Burgo negli ultimi mesi ha provveduto ad assumere 50 unità di nuovo
personale e a stabilizzarne altre 20 provenienti dallo stabilimento di
Avezzano, continua Pilozzi.
La Burgo è parte della storia industriale di Sora e del suo distretto. Con la costruzione della Centrale a turbogas dentro i confini dello stabilimento, centrale per la quale i cittadini pagano un altissimo prezzo ambientale data la collocazione fisica dello stabilimento, le difficoltà finanziarie della cartiera sembravano definitivamente superate e per questi motivi, la decisione di ricorrere alla cassa integrazione appare ancora più incomprensibile.
Auspico l'apertura di un tavolo di confronto tra l'azienda, i sindacati e le Istituzioni così da trovare le possibili soluzioni nell'interesse e dell'azienda e dei lavoratori tutti, ha concluso Pilozzi.
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