ROMA - “Ho rassegnato insieme a tutti i consiglieri regionali del Partito Democratico, le mie dimissioni consegnandole al Presidente del Gruppo, Esterino Montino. Alle nostre, hanno fatto seguito le dimissioni di tutti gli altri consiglieri di minoranza e sollecitiamo anche l’UDC ad aggiungere le proprie, per porre fine al disastro nel quale la Poverini e il PDL hanno gettato la Regione Lazio”.
Ad affermarlo in una nota il consigliere regionale del PD, Francesco Scalia.
“La responsabilità della situazione – aggiunge - è in capo alla Presidente della Regione e al Gruppo del PDL che, a detta dell’ex capogruppo Fiorito, ha fatto un uso criminale di risorse assegnate ai gruppi consiliari.Il tentativo che viene da più parti di porre tutti i consiglieri regionali del Lazio sullo stesso piano, va respinto. Il Gruppo del PD – e non i singoli consiglieri democratici – ha utilizzato le risorse ad esso destinate limitandone l’uso rigorosamente alle finalità indicate dalla legge regionale numero 6 del ’73.
Non abbiamo avuto problemi a pubblicare on-line tutte le fatture di spese effettuate, proprio perché non abbiamo nulla da nascondere”, aggiunge quindi l'ex presidente della provincia di Frosinone.
“Abbiamo proposto tagli alla spesa di Giunta e Consiglio per circa 90 milioni di euro, ma la Polverini ha pensato di salvare la faccia con 10 milioni di tagli al Consiglio, mantenendo tutti gli sprechi ed i privilegi della sua Giunta”.
“Se oggi ci dimettiamo – conclude Scalia - non è per responsabilità che non abbiamo, ma per porre fine ad un’amministrazione regionale che dapprima ha fallito sul piano politico ed amministrativo, bloccando la regione per oltre due anni, e poi sotto il profilo morale, tradendo il mandato elettorale dei cittadini. Il Partito Democratico non accetta di partecipare a questo spettacolo indegno causato dal PDL e dalla Polverini”.
< Prec. | Succ. > |
---|