ROMA - "Se dobbiamo andare a casa lo facciamo ora. Con la vergogna che accompagna questi momenti".
E poi aggiunge: "Non mi voglio vergognare di uscire di casa".
La Polverini conferma dunque il suo ultimatum: o "si cambia marcia" oppure si va tutti a casa e chiede ai vertici PdL di azzerrare le cariche e fare un passo indietro.
Toni durissimi, voce tesa e invito "a cambiare strada", con passaggi del suo discorso a tratti propagandistici. E' una Polverini a tutto campo e a tratti commossa quando evoca la sua recente malattia: "Tumore da estirpare è in questa aula".
Poi passa ad annoverare i suoi successi: il dimezzamento del debito della sanità, la solidità del bilancio e un rammarico: la mancata comunicazione dlle cose buone fatte.
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