FROSINONE - Una replica in tandem quella della Rete degli studenti Medi provinciale e dei Giovani Democratici. Una replica e una critica, durissime, rivolte all'associazione Blocco studentesco, in merito alle ultime vicende che vedono le due organizzazioni giovanili protagoniste nella Consulta provinciale degli studenti. «A nome di tutti i rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti tesserati ai Giovani Democratici, alla Rete degli Studenti Medi - scrivono in una nota - e a coloro che non sono appartenenti a una qualsiasi associazione studentesca, antifascista, vogliamo rispondere alle accuse diffamatorie verso il nostro operato in consulta provinciale, in un articolo apparso sul web, si parla dell’ennesima schiacciante vittoria del Blocco Studentesco, associazione di destra di stampo neo-fascista appoggiata a livello nazionale da Casa Pound organizzazione politica di estrema destra ed anch’essa di stampo fascista».
Poi ancora: «Nell’articolo si parla di incapacità dei rappresentanti non tesserati a tali associazioni, di gestire i fondi della giunta della comnsulta, si parla di abusi di potere e tentativi di ostruzionismo da parte di coloro che dall’articolo sembrano risultare i “ padroni antifascisti della Consulta”, di decisioni prese da marionette giostrate da partiti e sindacati, a tali accuse insieme a un pietoso velo di disgusto, i rappresentanti vogliono far luce e controinformazione sulle tante bugie che dall’articolo pubblicato sul web escono fuori.
Innanzitutto vogliamo chiarire che la nostra posizione nell’organo della consulta è in netta minoranza rispetto al Blocco Studentesco. Ostruzionismo è stato fatto invece da parte dei rappresentanti in consulta del blocco che in diverse occasioni, non si sono presentati ne in assemblea ne in giunta, è stato fatto, sempre dagli stessi, al momento di cominciare a lavorare a delle commissioni territoriali riguardanti argomenti seri ed interessanti quali legalità, dipendenze, lotta alla mafia ed alla corruzione, cultura ed ecologismo, che da quanto si evince dalle attività sul territorio svolte dal BS pare non interessino a quest’ultima.
L’occupazione dell’U.S.R in via Verdi non è dunque da considerarsi una vittoria, bensì la palese dimostrazione dell’atteggiamento insurrezionalista e irresponsabile del Blocco studentesco, il quale ha mandato all’aria l’intero piano che noi della minoranza avevamo con non poche difficoltà tentato di mandare avanti e di proseguire durante il biennio 2012-2013».
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