ROMA - Un’interrogazione urgente sulla soppressione dei treni notturni locali è stata presentata dall’on. Francesco Scalia all’attenzione della Presidente Renata Polverini e dell’Assessore alle Politiche della Mobilità e del Trasporto Pubblico Locale, Francesco Lollobrigida. Raccogliendo le istanze presentate da numerosi pendolari, Scalia ha deciso di sollevare l’annosa questione, che riguarda quotidianamente migliaia di cittadini della nostra provincia, affinché sia fatto quanto di dovere per ripristinare le corse soppresse.
Con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale dei treni (11 dicembre) non si potrà più tornare da Roma in tarda serata. L'ultima corsa utile, infatti, è alle ore 23.12, mentre l'ultimo bus è addirittura alle ore 21.02. Negli ultimi anni sono stati soppressi diversi treni che percorrevano la nostra provincia dopo le 23: orari molto utili soprattutto per chi lavora nei turni pomeridiani o per diversi motivi non riesce a prendere le corse precedenti.
«Il problema vero – aggiunge Scalia - è l’insieme dei servizi di cui i pendolari usufruiscono quotidianamente. Le persone che vengono a Roma dalla nostra provincia sono migliaia e lo fanno con tanti sacrifici, dovendo troppo spesso viaggiare in piedi in convogli stracolmi».
Un altro aspetto importante da non dimenticare è che la metropolitana a Roma dallo scorso febbraio chiude alle ore 21 e spostarsi con gli autobus sostitutivi nel caos della capitale non è cosa facile. Bisogna poi tenere conto che la stazione a Roma Termini chiude alle ore 01.00, quindi chi perde il treno è costretto ad aspettare la mattina successiva.
«Le società dei trasporti locali – conclude Scalia – devono rispettare precisi standard qualitativi e non possono dimenticarsi di chi usa i mezzi per lavorare, ma soprattutto sono le istituzioni a dover difendere i diritti dei propri cittadini. Ma anche in questo caso, la Regione Lazio e soprattutto l’Amministrazione Provinciale di Frosinone, sembra non curarsi di tutto questo».
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