
COLLEPARDO - Primi ostacoli sulla strada della costituzione del
«Principato di Filettino», l'originale iniziativa del comune ciociaro finito sulle pagine dei principali giornali finanziari di tutto il mondo come testimonianza di un'Italia sulla via del disfacimento. Ma ora le difficoltà sono proprio per il principato, la cui costituzione stenta ad affermarsi. Il 16 dicembre scorso è partito uno strano referendum per approvare la Costituzione del principato di Filettino, le urne sono aperte nei locali della
'Casina della Neve', dove non sono chiamati a votare solo i circa 500 residenti ed i proprietari di seconde case non residenti a Filettino, ma anche persone del tutto estranee a Filettino, per il semplice fatto di fare numero, considerando il basso afflusso dei cittadini che non hanno mai creduto a questo progetto. Lo stesso Vice Sindaco
Fabrizio Giacomini non è andato al voto.
Il

referendum si concluderà il 30 dicembre. Oltre ad approvare la carta costituzionale del principato, gli elettori dovranno esprimersi per eleggere i trenta deputati del Parlamento su una rosa di quaranta candidati di cui 2 o 3 di Filettino, alcuni di Anagni, molti di Frosinone, e vari. Con il via libera alla Costituzione (approvata alcune settimane fa dall'assemblea costituente del principato, che nella stessa occasione ha anche provveduto a nominare 'principe reggente'
Carlo Taormina) e l'elezione dei deputati sarà operativo il Parlamento, che poi dovrà procedere a eleggere i dodici ministri del governo del Principato.
Ed all'ipotesi di allargare il futuro Principato con l'annessione del Comune di
Collepardo, il Sindaco
Mauro Bussiglieri (PD) replica: «Condivisibile l'idea di dar vita a progetti in sinergia, ci sono caratteristiche territoriali che uniscono i due piccoli centri di montagna, ma unirci al Principato no non è nostra intenzione. Sappiamo bene che quest'iniziativa ha esclusivamente un significato promozionale, creare un Principato è un'idea irrealizzabile, ringraziamo dell'offerta del Sindaco Luca Sellari, ma Collepardo rimane un Comune della Repubblica Italiana».
Nel frattempo il prossimo 30 dicembre si chiuderà il referendum a Filettino, e seguirà la nomina del principe, carica che in via provvisoria è stato nominato un reggente lo scorso 12 novembre, nella figura dell'avv. Carlo Taormina, sarà poi nel mese di gennaio, che dovrà essere nominata la commissione per scegliere il principe, e quindi il noto penalista dovrà cedere lo scettro.
Ma se davvero Collepardo dovesse chedere l'annessione al Principato di Filettino, bisognerà fare di nuovo il referendum per la nomina del Principe?