
In una nota durissima Partito Democratico, Italia dei Valori, Sinistra ecologia e libertà, Federazione della sinistra, Radicali, Verdi, Socialisti, Alleanza per l'Italia e Liste civiche attaccano il centrodestra e tentano l'analisi del momento politico: «È dal mese di agosto che il Consiglio regionale non produce atti, con l'eccezione della mozione sulle carceri, eppure- scrivono dall'opposizione - siamo in un momento in cui sia il Paese che la Regione avrebbero un estremo bisogno di scongiurare le emergenze. Siamo nell’emergenza sanitaria, andare in un Pronto Soccorso è una via crucis, siamo vicini al crac rifiuti, il sistema del trasporto pubblico è a rischio implosione. Di fronte a tutto questo la maggioranza regionale non si presenta in Aula perché alle prese con le sue divisioni interne. Basta un nonnulla perchè salti il banco. Oggi (ieri ndr) il corto circuito è stato provocato dalla nostra richiesta di votare una norma di legge obbligatoria - continua- e cioè l’incompatibilità dell’incarico di consigliere regionale dell’attuale sindaco di Latina Di Giorgi. Nel frattempo, tanto per acuire lo stato di paralisi a tutto campo che distingue questa Giunta e questa maggioranza, la Regione Lazio ha dichiarato guerra al mondo delle imprese, ai lavoratori, a Roma capitale, a tutti i Comuni, al mondo dello sport e perfino allo stesso Governo. Una conflittualità permanente e totale che è parte non marginale della crisi e ne amplifica gli effetti già di per se devastanti. Per l’ennesima volta, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale sia la mattina che il pomeriggio. Siamo di fronte ad una condizione di irresponsabilità allo stato puro e intollerabile, tira aria fritta e il nulla. Così non si può andare avanti: se questa maggioranza non è più in grado di esprimere alcuna capacità propositiva e di governo, ne tragga le conseguenze. I cittadini del Lazio sono stanchi di essere trattati alla stregua di ostaggi».
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