
Nulla di tutto questo all'ombra del PdL provinciale che dopo aver sbaragliato in due turni di elezioni tutti gli avversari poco più di due anni fa, sembra aver imboccato un declino pericoloso. A rimetterci rispetto alla prossima configurazione di Giunta, stando alle prime notizie trafelate dalla missiva inviata a Piso, dovrebbe essere quell'area facente capo al capogruppo alla Regione Lazio Franco Fiorito, ovvero la corrente PdL in capo al sindaco di Roma Gianni Alemanno. A saltare potrebbero essere infatti le poltrone di Fabio De Angelis con delega all'Ambiente o del "fidato" fioritiano della prima ora Alessandro Cardinali con delega ai Lavori pubblici. Ma nulla è detto. A far tremare l'istituzione di Palazzo Gramsci e profilare una crisi istituzionale dell'ente sono oggi infatti le stesse parole del presidente Iannarillli: "E' l'ultimo tentativo, o mi danno una risposta o mando tutti a quel paese".
Resta il dubbio se il garbo del Presidente notoriamente di basso livello, almeno nelle parole, sia più o meno grave della rincorsa alle poltrone per la quale si è disposti a mettere in crisi un ente amministrativo, quale la Provincia, senza nemmeno dividersi sui programmi o le soluzioni, quanto esplicitamente sul potere e su chi ne detiene quanto. Uno spettacolo indegno, nemmeno da prima Repubblica, ma da Medioevo della politica. E questo la Ciociaria davvero non lo merita.
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