FROSINONE - «Una buona notizia per tutto il Paese e in special modo per Cassino, che contribuirà a raggiungere i traguardi che Fiat e Chrysler si sono posti».
Lo afferma il senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia, commentando il nuovo piano industriale di Fiat Chrysler Automobiles per il 2014-2018, presentato ieri a Detroit.
«L’aver previsto 5 miliardi di euro di investimenti sull'Alfa, il lancio di otto nuovi modelli e l'obiettivo di crescita da 74 mila auto vendute nel 2013 a 400 mila nel 2017 non possono che rappresentare notizie positive per Cassino e l'intera economia del nostro territorio.
Dal piano presentato, che porterà l'azienda a produrre fino a sei milioni di auto, e dalle dichiarazioni dell'amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, emerge tutta la volontà di puntare sulle fabbriche italiane, creare occupazione e contribuire al rilancio del nostro Paese. In particolare, il posizionamento strategico del marchio Alfa nell'ambito del piano industriale fa ben sperare circa le prospettive dello stabilimento di Cassino, atteso che in esso continuerà ad essere realizzata la MITO e ad esso verrà assegnata la nuova Giulia. Ha fatto bene pertanto - conclude Scalia - il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, a ribadire l'impegno delle istituzioni a sostenere il rilancio dello stabilimento di Cassino e dell'indotto».
Diversa la situazione all’ILVA di Patrica, dove è in scadenza la cassa integrazione e non ci sono novità sul fronte del rilancio dello stabilimento in attesa del Tavolo di crisi ministeriale. In una lettera lettera inviata al Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, sulla situazione dell'Ilva di Patrica, Scalia scrive: «In considerazione dell'ormai imminente scadenza della cassa integrazione per gli operai, fissata per il prossimo 25 maggio, e dello stato di agitazione che da giorni gli stessi stanno attuando, con continui presidi davanti ai cancelli della fabbrica, Le chiedo di sollecitare l'Unità per la gestione delle vertenze perché calendarizzi con urgenza la convocazione di un tavolo di crisi.
Lo scorso 6 febbraio - sottolinea Scalia - ho sollecitato l'allora Ministro dello Sviluppo economico, on. Flavio Zanonato, ad aprire un tavolo di confronto tra azienda e sindacati al fine di scongiurare la chiusura dello stabilimento».
Per il senatore del Pd bisogna fare in fretta: «La chiusura dello sito di Patrica costituirebbe un gravissimo colpo per la già fragile economia della provincia di Frosinone», conclude nella missiva.
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