ANAGNI - Blocco della procedura di mobilità, per ora, ma nessun piano di rilancio in vista.
E' quanto emerso dall'incontro svoltosi al Ministero dello sviluppo economico (MISE) che, nell'apposito tavolo di crisi dedicato alla Marangoni Tyre, avrebbe dovuto svelare le carte circa le intenzioni dell'azienda e il futuro dei 400 lavoratori (foto d'archivio) che continuano a presidiare l'ingresso dello stabilimento anagnino.
In una nota stampa così ha commentato l'incontro la sigla sindacale UilTec che ha partecipato al vertice:"Essere riusciti a bloccare l’apertura della procedura di mobilità è un segnale importante".
Così il segretario generale della Uiltec Paolo Pirani in seguito all’incontro svoltosi al ministero dello Sviluppo Economico con i rappresentanti dell’azienda. "Marangoni ha confermato le difficoltà della riapertura e avrebbe bisogno di partner per far ripartire l’attività – ha spiegato il dirigente sindacale - ma in un periodo di crisi come quello che sta vicendo il nostro Paese è difficile trovare investitori stranieri in tempi rapidi".La scadenza della cassa integrazione straordinaria è prevista per il
31 dicembre 2013: "Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori della
storica azienda – ha concluso Pirani - e cercheremo di fare il possibile
nel prossimo incontro, previsto per la prima settimana di novembre, al
fine di trovare altri strumenti sociali per l’anno prossimo".
Il bisogno di liquidità e l'impossibilità di trovare un partner per l'immediato gettano un'ombra lunga sul futuro della Marangoni Tyre, che avrebbe preposto queste condizioni al rientro dell'azienda addirittura nell'Accordo di programma. I primi a pagare le conseguenze di questa situazione di stallo sono proprio i lavoratori che vedono incerto il loro futuro. Il tutto in attesa del prossimo incontro di novembre.
< Prec. | Succ. > |
---|