ROMA - Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato nella seduta di ieri un ordine del giorno attinente il fallimento della ex Videocolor.
Il testo discusso e approvato da tutti i gruppi consiliari all'unanimità impegna la Giunta guidata da Renata Polverini ha chiedere ufficialmente al Governo nazionale l'apertura dello "stato di crisi".
Si legge infatti nel resoconto d'aula dell'Assose regionale presieduta dal consigliere Mario Abbruzzese: «Il documento, approvato all'unanimità e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, alla presenza dell'assessore al Lavoro Mariella Zezza, impegna la Giunta regionale a chiedere al Governo l'apertura della procedura per il riconoscimento dello stato di crisi, nonché la convocazione di un tavolo interistituzionale tra i Ministeri competenti, la Regione, la Provincia di Frosinone, il Comune di Anagni e le parti sociali per affrontare e superare l'emergenza occupazionale, mediante strumenti finanziari e legislativi opportuni, "impedendo operazioni speculative attraverso ipotetici cambi di destinazione d'uso dell'area industriale in questione, così come richiesto dal Consiglio comunale straordinario del Comune di Anagni del 2 luglio scorso».
Un altro passaggio fondamentale per i 1330 operai ex Videocolor che ieri hanno anche incontrato il curatore fallimentare Antonio Caiafa, il quale ha illustrato loro le prossime mosse della procedura e annunciato alcuni interventi per la messa in sicurezza dell'unico luogo "aperto", ancora per il momento, della fabbrica, ovvero i locali della mensa che i lavoratori e i sindacati continuano a presidiare.
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