ACUTO - Domenica il vino si farà coi piedi: apre infatti la cantina del Museo etnografico diffuso. L’appuntamento è per domenica 21 ottobre a mezzogiorno, quando nei pressi di piazza San Nicola verrà inaugurata la seconda sede: la cantina, appunto. La data scelta non è casuale: sarà infatti l’occasione per rivivere la tradizionale pigiatura dell’uva dopo la vendemmia, rievocando gli strumenti e le tecniche tradizionali utilizzate per secoli.
La lavorazione del vino costituiva una delle più importanti voci dell’economia locale, oltre che la base di uno degli alimenti fondamentali dell’alimentazione, accanto ai cereali e all’olio.
Dopo la Bottega del Maniscalco, prosegue dunque il lavoro svolto dall’associazione «L’occhio e la memoria» per preservare all’interno di alcuni spazi all’interno del centro storico gli strumenti e ricostruire attraverso alcuni apparati espositivi permanenti i differenti aspetti della cultura locale legata, fino all’avvento dell’industrializzazione, ai mestieri agricoli e artigianali.Il locale riproduce una tipica cantina dell’ottocento e vi sono esposti tutti gli attrezzi relativi al ciclo di trasformazione dell’uva in vino, rimasti sostanzialmente uguali a se stessi nonostante il passare dei secoli.
La rappresentazione sarà affiancata da una spiegazione delle attività legate alla vendemmia e una presentazione delle attività dell'associazione «L'occhio e la memoria» che sta animando l'iniziativa.
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