
E' accaduto la notte scorsa a Villa Latina, alle porte della città Martire. Per cause e dinamiche ancora in corso di accertamento da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cassino,sarebbe stato il suo vicino di casa a posizionare l'ordigno, usato per le esercitazioni militari, dentro una fascina di legna che poi la donna ha preso e gettato nel fuoco ignara. Ne è seguita un'esplosione fortissima che fortunatamente non ha ucciso la donna pur provocandole ustioni al viso e alle mani e una perforazione del timpano. I carabinieri e gli artificieri arrivati da Roma hanno immediatamente compreso che dietro quello scoppio ci fosse un atto doloso.
La donna, infatti, nel 2006 era rimasta vittima di un altro avvertimento. Sotto la sua vettura fu ritrovata una granata identica a quella inserita ieri tra la legna. Anche il quel caso fu denunciato il vicino di casa. La successiva perquisizione nell'abitazione di Antonio Panetta, settantaquattro anni, e residente anch'egli in Via Tosti a Villa Latina, ha consentito ai militari di trovare un vero e proprio arsenale risalente all'ultimo conflitto bellico. La Procura di Cassino ha disposto dunque l'arresto dell'uomo, che dovrà rispondere di detenzione di materiale esplosivo e, si presume, anche di tentato omicido. Le indagini proseguono.
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