FERENTINO - Un’ interrogazione urgente al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente e per conoscenza all’ ARPA Lazio, per sapere quali sono i motivi, correlati dai necessari studi, per il quale si è ritenuto «opportuno» lo spostamento della centralina di rilevamento delle polveri sottili (PM10) dalla centrale località Sant’Agata a quella periferica di Pietralata, è stata presentata dal capogruppo di SEL, Marco Maddalena, che spiega: «È una scelta incoerente, infatti, l’anno 2014 si è chiuso consegnandoci dati drammatici sull’inquinamento atmosferico nella nostra città.
La centralina di misurazione del PM10 (particolato o polveri sottili) di via Sant’Agata ha registrato ben 50 giorni sforamenti nel 2014; ovvero i livelli di inquinamento sono stati superiori per 50 volte al «limite per la protezione della salute umana» che non può essere superato più di 35 volte all’anno (DM 60/02). Un limite ulteriormente inasprito nelle direttive europee 1999/30/EC e 96/62/EC, che ha fissato i limiti per la concentrazione delle PM10 nell’aria a 7 sforamenti annui.
Forse gli amministratori di Ferentino, non sanno che le polveri sottili sono responsabili di gravissime patologie e in tali condizioni, aumenta la probabilità di accusare sintomi per i soggetti particolarmente sensibili. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consentono di calcolare in 39.000/anno il numero di morti premature in Italia causate dalle polveri sottili.
Di fronte a un’emergenza come questa l’azione della amministrazione si è dimostrata non solo inadeguata ed inefficace , per non dire «invisibile», anzi ha permesso lo spostamento della centralina di rilevamento delle polveri sottili (PM10) da una località centrale come Sant’Agata ad una zona periferica, posizionando, oltretutto la centralina in un luogo ben nascosto, ormai, nel Comune di Ferentino sembra che sotto il tappeto si nasconde anche l’aria oltre la «cenere» (!).
L’amara considerazione è che statisticamente i dati «miglioreranno» e gli amministratori saranno ben felici di non impegnarsi nella chiusura del traffico, nello sviluppo di aree pedonali o ciclabili, nella mobilità sostenibile mentre realmente la qualità dell’aria continuerà ad essere pessima con un peggioramento della qualità della vita».
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